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La fame nel Corno d'Africa

di | leTrattative - Blog
Cambiamenti climatici, carestie e conflitti. La crisi alimentare nel Corno d'Africa spiegata in breve

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Pubblicato: 04/11/22

A febbraio 2022 il World Food Programme (WFP) ha segnalato che circa tredici milioni di persone nell'Africa orientale – tra Etiopia, Kenya e Somalia – avrebbero dovuto affrontare una grave crisi alimentare1. A settembre dello stesso anno, con l'acuirsi delle crisi, il WFP stimava che il numero delle persone a rischio fosse aumentato a ventidue milioni2.

   Mentre sono molteplici i fattori che contribuiscono a creare le frequenti crisi alimentari all'interno della regione, primo tra tutti si colloca il cambiamento climatico che, inasprendo le condizioni meteorologiche, ha causato tre periodi di siccità (2010/11, 2016/17 e 2020-2022) portando alla perdita di raccolti e di pascoli per il bestiame.

   Tra le aree soggette ai cambiamenti climatici, il Corno d'Africa si presenta come una delle regioni del mondo più vulnerabile. I quattro paesi della penisola – Gibuti, Eritrea, Etiopia e Somalia – si stanno riscaldando più rapidamente della media globale, con pericolose implicazioni per disordini e conflitti. Nel frattempo, le piogge torrenziali lasciano il posto a intense siccità, innescando carestie e inondazioni.

   Questi effetti, a loro volta, hanno aggravato le condizioni sociali e messa a dura prova la sicurezza. Nel tempo sono infatti comparse tensioni sociali interne, in particolare tra agricoltori e allevatori di bestiame: con la siccità che ha distrutto interi pascoli, gli allevatori hanno più volte condotto il loro bestiame nei campi coltivati, a danno degli agricoltori.

   Le condizioni sono ulteriormente peggiorate nel 2020 e nel 2021, con la comparsa di sciami di locuste che hanno decimato i terreni coltivati3. Nel frattempo, gli effetti a livello globale della pandemia da Covid-19 non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.

   Ai fattori climatici si aggiunge l'instabilità politica, talvolta strettamente connessa. Secondo alcuni ricercatori, un aumento di 0,5 gradi delle temperature locali è associato a un incremento del 10-20% del rischio di conflitto4. Mentre in Somalia la crisi climatica e alimentare genera milioni di sfollati interni, Egitto, Sudan ed Etiopia si contendono le acque del Nilo, sfiorando talvolta il conflitto armato.

   Ci sono poi i conflitti interni ed esterni, indipendenti dai fattori climatici. Il conflitto in Etiopia con i gruppi paramilitari ha portato il governo locale a limitare o negare gli aiuti umanitari alla regione per oltre un anno. Solo il 3 novembre 2022, a due anni dallo scoppio delle ostilità, le parti (Fronte Popolare di Liberazione del Tigrè e governo centrale) hanno firmato una tregua.

   A inizio 2022, l'invasione russa dell'Ucraina ha sferrato alla regione e, più in generale, ai paesi dell'Africa orientale, un ulteriore duro colpo. Quasi il totale delle importazioni di grano di paesi come Eritrea, Kenya, Somalia e Sudan giungono infatti dalla Russia e dall'Ucraina. Con la guerra in corso, l'approvvigionamento si è interrotto.


1 WFP (2022) 13 million people facing severe hunger as drought grips the Horn of Africa: UN World Food Programme. Disponibile al: https://www.wfp.org/news/13-million-people-facing-severe-hunger-drought-grips-horn-africa (Accesso: 4 novembre 2022).

2 Horn of africa: 5 things you need to know about famine - Somalia (2022) ReliefWeb. Disponibile al: https://reliefweb.int/report/somalia/horn-africa-5-things-you-need-know-about-famine (Accesso: 4 novembre 2022).

3 Locust upsurge in east and Horn of Africa - final report n° MDR60005 (15 February 2022) - Ethiopia (2022) ReliefWeb. Disponibile al: https://reliefweb.int/report/ethiopia/locust-upsurge-east-and-horn-africa-final-report-n-mdr60005-15-february-2022 (Accesso: 4 novembre 2022).

4 ICG (2020) Climate change is shaping the future of conflict, ReliefWeb. Disponbile al: https://reliefweb.int/report/world/climate-change-shaping-future-conflict (Accesso: 4 novembre 2022).

 

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