Nuovi scontri sul confine tra Armenia e Azerbaigian

Sono scoppiati nuovi scontri per le dispute di confine tra le truppe di Armenia e Azerbaigian, che hanno fatto registrare un numero imprecisato di vittime.

   Solo nel 2020 il governo armeno e quello azero erano entrati in guerra nella contesa della regione Nagorno-Karabakh.

   Al momento, ciascuna delle parti accusa l'altra di aver dato il via alle aggressioni.

   Come riportato da Al Jazeera¹, il ministero della Difesa armeno ha affermato che l'Azerbaigian ha lanciato "bombardamenti intensi" contro le posizioni militari armene in direzione delle città di Goris, Sok e Jermuk. Le truppe azere avrebbero usato droni, artiglieria e armi da fuoco di grosso calibro.

   Tuttavia il ministero della Difesa dell'Azerbaigian ha accusato l'Armenia di “azioni sovversive su larga scala” effettuate nei pressi dei distretti di Dashkesan, Kelbajar e al confine di Lachin. Qui le posizioni dell'esercito azero sarebbero state prese di mira da quelle armene.

   Con lo scoppio degli scontri, il Consiglio di sicurezza armeno ha chiesto aiuto a Mosca. Avendo enorme influenza nella regione, nel conflitto del 2020 la Russia aveva mediato un cessate il fuoco tra i due paesi, con il quale si sarebbe poi giunti alla fine delle ostilità

   Nonostante i forti progressi registratisi in diplomazia dalla fine 2021 – ne è un esempio l'instaurazione di una linea di comunicazione diretta tra i ministri della Difesa di Armenia e Azerbaigian –, la situazione nell'area si è mantenuta tesa, portando ad alcuni scontri².