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Fidesz, il partito di Viktor Orbán, in breve

di | leTrattative - Blog
Origine e futuro di Fidesz, il partito ungherese guidato da Viktor Orbán

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Pubblicato: 26/09/22

Fidesz (Fiatal Demokraták Szövetsége) è stato costituito nel 1988 e nasce come movimento liberale e di centrosinistra, ostile al regime comunista dell'epoca. Guidato da Viktor Orbán, dopo le elezioni del 1990 ha abbracciato il liberal-conservatorismo. Nel 1998, Fidesz forma un governo di centrodestra mentre, a seguito della perdita di popolarità, dal 2002 al 2010 si trova all'opposizione.

   Mentre Fidesz è all'opposizione, nel 2006 da vita a una coalizione con il Partito popolare democratico cristiano (Kereszténydemokrata Néppárt) e riacquista parte della popolarità grazie a quello che rimane nella storia come “il discorso d'autunno” (Őszödi beszéd). Il discorso d'autunno ha segnato un momento cruciale per la storia nazionale dell'Ungheria post-sovietica, ed è stato pronunciato dall'allora primo ministro Ferenc Gyurcsány al congresso del Partito socialista ungherese (MSZP), di cui era membro. Nel suo discorso, Gyurcsány ha usato un linguaggio volgare per screditare il suo partito e le azioni del suo stesso governo: “Sono quasi morto – disse Gyurcsány in una delle sue esternazioni – perché ho dovuto fingere per 18 mesi che stessimo governando. Invece, abbiamo mentito dalla mattina alla sera”. Il discorso d'autunno diede il via a una crisi di governo e a proteste di massa su tutto il territorio ungherese.

   Come detto, Fidesz guadagna così parte di quella popolarità persa e nel 2010 ottiene la maggioranza in parlamento. Da questo momento, il partito capeggiato da Orbán assume una linea sempre più verso destra, incentrata su un conservatorismo nazionale e su un crescente euroscetticismo.

   Non mancano le note populiste, con un programma politico incentrato sulle “famiglie ungheresi”, le cui coppie – se sposate – hanno diritto a mutui a tasso zero qualora si impegnino ad avere almeno tre figli. Il nazionalismo di cui Fidesz si è andato progressivamente a rivestire è invece basato sulla nostalgia per la grande Ungheria (dimezzata dal Trattato del Trianon nel 1920). In questo senso, durante la guerra in Ucraina, i rifugiati ucraini a cui si è data la priorità sono stati quelli provenienti dalla Transcarpazia, una regione dell'Ucraina che faceva parte della grande Ungheria e dove si parla ancora l'ungherese.

La svolta verso la estrema destra

   Sotto la sempiterna guida di Viktor Orbán, Fidesz ha intrapreso in tempi recentissimi una svolta verso l'estrema destra. Prima delle elezioni del 2018 il partito Jobbik aveva abbandonato formalmente le politiche di estrema destra, assumendo una posizione meno euroscettica e, tendenzialmente, più centrista. Il cambiamento è stato accompagnato da una scissione interna al partito, con la formazione di Movimento Nostra Patria (Mi Hazánk Mozgalom). Alle elezioni del 2022, una strategia fallimentare porta Jobbik a unirsi alla coalizione del centrosinistra, la quale si propone come alternativa a Fidesz di Orbán. Questo porterà Jobbik a perdere 2/3 degli elettori, che confluiranno tra le fila di Mi Hazánk Mozgalom e in quelle di Fidesz, incoraggiando l'orientamento estremista di quest'ultimo.

   Per quanto riguarda la sua partecipazione al Parlamento europeo, Fidesz è stato membro dell'Internazionale Liberale fino al 2000, dopodiché è entrato a far parte del Partito popolare europeo. Di questo ne è rimasto membro fino al 20211 e da allora siede nel gruppo Non iscritti al Parlamento europeo. Da quel momento Orbán ha avviato tentativi di riorganizzazione dell'estrema destra europea2, cercando di riunire i partiti del gruppo di destra Conservatori e riformisti europei (che comprende il partito polacco Diritto e giustizia, il partito spagnolo Vox e quello italiano Fratelli d'Italia) e i partiti del gruppo, anch'esso di destra, Identità e Democrazia (che include la italiana Lega e il Rassemblement National francese).


1 De la Baume, M., 2021. Orbán’s Fidesz quits EPP group in European Parliament. [online] POLITICO. Disponibile al: <https://www.politico.eu/article/epp-suspension-rules-fidesz-european-parliament-viktor-orban-hungary/> [Accesso 26 settembre 2022].

2 Balcer, A. e Vegh, Z., 2022. The game is not over: Fidesz, Law and Justice, and far-right cooperation in the EU. [online] ecfr.eu. Disponibile al: <https://ecfr.eu/article/the-game-is-not-over-fidesz-law-and-justice-and-far-right-cooperation-in-the-eu/> [Accesso 26 settembre 2022].

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